28 Febbraio 2023
Ala Piccola del 2004, punto fermo dell’Under 19 Gold con la quale sta realizzando una media di 4.9 punti a partita, Giacomo Martin è un altro di quei prodotti del vivaio gialloblu, in particolare frutto del lavoro di coach Alberto Zorzi. Partendo dall’attività di base in riva all’Adriatico, seguendo l’intero percorso giovanile sempre sotto i colori del BVO, è entrato a far parte in pianta stabile del roster della C Silver, riuscendo con umiltà ed impegno a ritagliarsi quasi ogni partita qualche minuto di presenza.
“Sì, ho esordito in C Silver ancora lo scorso anno. In questa stagione ho avuto la soddisfazione di entrare quasi sempre in ogni partita. Stare in panchina in attesa del proprio turno non è assolutamente mortificante per un giovane, anzi, personalmente lo considero uno stimolo per fare sempre meglio. Sono consapevole di aver davanti dei giocatori molto forti”.
Che ti aiutano anche a crescere.
“Allenarsi con certi giocatori è indubbiamente un motivo di crescita. Magari all’inizio non è stato facile, in quanto le pretese a questi livelli immancabilmente diventano elevate. Però, devo dire che sia i compagni, sia coach Zorzi, mi hanno aiutato moltissimo ad inserirmi, tanto che mi sono abituato in fretta ai nuovi ritmi di allenamento. Siamo veramente un bel gruppo. Poi, quando vengono i risultati è anche tutto più facile”.
Diciamolo sottovoce, ma quest’anno potrebbe essere l’anno buono per vincere il campionato.
“Le premesse ci sono, da parte nostra ce la stiamo mettendo tutta perché questo finalmente accada. Domenica abbiamo aperto la Poule Promozione con una vittoria: speriamo di continuare in questa maniera fino alla fine”.
Classe 2004, 18 anni da poco compiuti. E’ questo anche l’anno della Maturità. Come riesci a conciliare lo sport con lo studio?
“Frequento l’Istituto Commerciale Luzzato di Portogruaro. Certo, l’impegno è aumentato, ma personalmente riesco a far bene entrambe le cose. Se uno vuole si organizza. Io, per esempio, non ho mai avuto problemi a far coesistere studio e sport”.
Il prossimo anno, però, ci sarà l’Università.
E’ chiaro che quella avrà la precedenza. Io ho sempre giocato a basket per passione senza essermi mai posto degli obiettivi particolari. Vedrò come riuscirò ad organizzarmi. Il desiderio sarebbe di restare sempre a giocare a Caorle, società che reputo al top nel territorio, ma vedremo se sarà possibile”.