14 Gennaio 2020

C GOLD – SME SCONFITTA DA MONTEBELLUNA. AMARO INIZIO DI 2020 PER I GIALLOBLU.


SME CAORLE – MONTEBELLUNA 70 – 77


SME CAORLE: Moro 2, Masocco 12, Rizzetto 22, Musters 13, Battiston 8; Albo, Rizzo 2, Ajdinoski, Dose n.e, Moro 2, Vidal, Defendi, Gerami Lou 11. Allenatore: Frattin.

MONTEBELLUNA: Galliazzo 14, Jovancic 13, Crivelloto 9, Sacchet 23, Marcon 13; Lenti Ceo 5, Gobbo, Testini n.e, Spinelli n.e, Trentin n.e, Galliazzo 14, Zecchin n.e, Cazzolato. Allenatore: Novello.

Arbitri: Corrò di Camponogara (Ve) e De Luca di San Martino B. (Vr)


NOTE – parziali: 19-12, 19-21, 18-26, 14-18. Tiri da due: 18/37 Caorle, 14/38 Montebelluna. Tiri da tre: 9/30 Caorle, 12/28 Montebelluna. Tiri liberi: 7/10 Caorle, 13/19 Montebelluna.


La prima del nuovo anno non sorride a Caorle, battuta a domicilio dal Montebelluna in uno scontro diretto nella zona bassa della classifica. Ai gialloblu non è bastato un Rizzetto in gran spolvero (23 punti), in quanto alla fine sono venuti a pagare a caro prezzo le assenze pesanti (Visentin) e le precarie condizioni fisiche di alcuni giocatori, alcuni recuperati all’ultimo momento. Hanno retto fino a che c’è stata benzina, sostanzialmente nei primi due quarti, con le squadre andate a riposo sul 38 – 33. Quindi, col passare dei minuti, le idee si sono annebbiate e talune scelte non hanno pagato, finendo per alzare bandiera bianca davanti a degli avversari che hanno trovato in Sacchet, Galliazzo, Jovancin e Marcon, tutti in doppia cifra, dei grandi protagonisti. Soprattutto nel terzo parziale, i litoranei hanno subito il ritorno avversario senza riuscire a contrapporsi. Sacchet, con una tripla, opera il sorpasso (42 – 44) a 6’ 41’ dal quarto finale. Montebelluna prende un certo margine, Caorle raschiando il fondo del barile sembra avere ancora la forza di rientrare in partita nell’ultimo parziale, tanto che un tiro libero di Musters porta il match sulla parità 67 – 67 a 4’ 21” dalla sirena finale. Ma è solo un’illusione, perché una tripla di Crivellaro fa mettere nuovamente la freccia ai trevigiani, i quali prendono definitivamente il volo chiudendo sul 70 – 77.

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