25 Ottobre 2017
Un weekend di “recupero”, quello passato dallo SME Caorle: si, perché nell’ultimo turno di campionato, i ragazzi di Nicola Ostan hanno dovuto sospendere prima del dovuto il match contro Verona a causa di alcune infiltrazioni che hanno fatto penetrare la pioggia all’interno del PalaMare.
Partita terminata anzitempo (35 – 23 per lo SME, durante il secondo quarto) e rinviata, quindi, a data da destinarsi come dice anche coach Nicola Ostan: “Bisognerà rigiocarla dall’inizio, dal momento che un comma del regolamento esecutivo dice che, nel caso in cui non ci sia accordo fra le società, il match vada ri-giocato dal primo minuto. Non c’è stato accordo per lo spostamento in un’altra zona e quindi ora cercheremo di fare gli incastri necessari con le giovanili, dal momento che dovremo cercare di sostenere nuovamente l’impegno, ma con un turno infrasettimanale. Spero che in due o tre giorni saremo a conoscenza della nuova data: prima recuperiamo, meglio è”.
Uno stop che, però, ha anche giovato a livello di infermeria: “Direi che siamo in fase di recupero, rispetto agli acciacchi della scorsa settimana. A livello di condizioni generali stiamo tutti abbastanza bene; nella seduta del martedì, non abbiamo fatto caricare troppo Bovolenta a livello atletico, mentre ha svolto regolarmente la parte di basket”.
Il prossimo impegno (domenica, ore 18.00) vedrà la formazione litoranea impegnata al palasport di Trivignano, contro il Basket Mestre 1958: “Arriva una partita importante – continua Ostan – che non sarà assolutamente facile. Abbiamo visto il confronto fra Jesolo e Mestre, dove i mestrini hanno fatto a tratti valere il fatto di poter alternare gioco in transizione e servizi ai lunghi: noi vedremo di prepararci al meglio, sappiamo quali potrebbero essere i nostri vantaggi nei loro confronti e cercheremo di sfruttarli. Ad un certo punto, hanno indovinato quattro canestri in transizione micidiale, di cui due triple con Cucchi. Non dovremo farci surclassare dal loro ritmo, ma dovremo provare a gestire i possessi: certo è che dovremo giocare senza paura e con l’assoluta consapevolezza del nostro valore”.